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di Igor Minaiev, con Isabelle Huppert, Boris Nevzorov, Macha Lipkina
(Russia - Francia, 1994)
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Isabelle Huppert |
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Isabelle Huppert, complice Daniel Toscan du Plantier, si regala un film: tratto da un breve romanzo (una donna sola, vede - molto più in ritardo che la non la stragrande maggioranza degli spettatori - il marito finire a letto con l'orfanella raccolta nel vicinato) scritto nel 1929 da Euvgeni Zamiatine. E che l'attrice ha deciso potesse essere solo un russo a mettere in scena: quell'Igor Minaiev segnalatosi alla Quinzaine nel 1990, con REZ-DE-CHAUSSEE, dove descriveva la ferocia di un regime ridotto a pezzi nei confronti di una coppia che cercava di proteggersi dal mondo. Che l'alchimia funzioni, c'è da dubitarne: come in ogni film "d'attrice", la Huppert inflaziona della propria presenza ogni fotogramma del film, possibilmente aureolata da quegli effetti alla fiamminga che gli valsero il successo di LA MERLETTAIA. Girato in studio, con la neve artificiale anche quando a Mosca si ricostruisce Pietrogrado mentre fuori sta nevicando, il partito preso poteva anche essere giustificato. Ma è lo stile ad essere terribilmente accademico, lento e pesantemente metaforico.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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